Quanto dura il Calore in un Gatto?
Quanto dura il Calore in un Gatto? La gatta può avere più cucciolate nell’arco dell’anno, soprattutto durante il periodo primaverile i calori si ripetono nel giro di diverse settimane.
Al contrario il gatto maschio mostra in tutti i dodici mesi comportamenti di calore come la marcatura del territorio o l’aggressività.
Generalmente la frequenza del calore raggiunge picchi più alti durante la primavera e diminuisce notevolmente in estate. Per riprende durante l’autunno e l’inverno.
In un anno, quindi, la gatta attraversa diversi periodi di estro, anche se si concentrano maggiormente durante la stagione calda, ovvero periodo in cui il suo ciclo riproduttivo raggiunge la massima attività.
Il calore dei gatti viene condizionato soprattutto dalla lunghezza delle giornate e delle ore di sole.
Tanto è vero che proprio nella bella stagione, grazie all’aumento delle ore di luce l’ipofisi secerne l’FSH, ovvero l’ormone che induce le ovaie a produrre ovociti e l’estrogeno che rappresenta il richiamo per i gatti maschi.
A differenza da quanto accade negli altri mammiferi, le ovaie delle gatte liberano l’ovocita soltanto dopo l’avvenuto accoppiamento.
Il calore di una gatta viene riconosciuto soprattutto dal comportamento che assume in quel determinato periodo di tempo. Inoltre, rispetto ai cani, la gatta durante il calore non ha perdite ematiche, in quanto l’ovulazione è autoindotta dal rapporto con il gatto maschio.
Quando va in calore una gattina?
Non è semplice prevedere il periodo in cui la gatta va in calore anche se sappiamo che questi determinati periodi sono stagionali per i gatti.
Il primo calore nella gatta avviene intorno ai 6/10 mesi di vita. In questo periodo possiamo capire che la gatta sta avendo il calore, in quanto si mostra particolarmente affettuosa, si strofina sulle persone, oggetti e altri animali.
Molte volte di notte miagola, mangia e dorme poco, e fa un sacco di capricci.
Molti si chiedono quanto dura il calore di un gatto, dunque, la durata varia in base al soggetto, protraendosi da tre a quindici giorni. In questi giorni, inoltre, avviene una sorta di pausa, poi la gatta riprende l’estro per circa tre o dieci giorni fino al periodo autunnale.
Se durante l’estro la gatta si accoppia, il calore si attenua fino a scomparire nel giro di due giorni.
Nel gatto maschio, invece, la pubertà non insorge mai prima dei dodici mesi d’età. Nella stagione degli amori, a differenza della femmina, il gatto maschio diventa più nervoso, emette spruzzi d’urina e trascura la sua igiene.
E, nel periodo in cui il gatto maschio raggiunge la pubertà è sempre pronto ad accoppiarsi.
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