Cosa dare da Mangiare ai Gatti Piccoli?

Cosa dare da Mangiare ai Gatti Piccoli

Cosa dare da Mangiare ai Gatti Piccoli? Un cucciolo di gatto ha un’alimentazione completamente diversa da quella di un gatto adulto e di conseguenza anche le sue esigenze nutrizionali. Tuttavia, differiscono anche le sue caratteristiche fisiche rispetto a un gatto adulto.

Le proporzioni dello stomaco non sono assolutamente uguali, in quanto il gattino ha un apparato digerente molto più piccolo, quindi necessita di razioni di cibo più piccole, che però devono essere frazionate durante l’arco della giornata.

 

Anche l’intestino di un cucciolo di gatto si differenzia notevolmente da quello di un adulto. L’intestino di un gattino consente soltanto la digestione del latte materno o quello artificiale. Solo dopo le quattro settimane di vita riuscirà a subire delle variazioni che gli consentiranno di digerire anche altri alimenti. Ciò nonostante bisogna stare molto attenti perché resta comunque delicato.

Dunque, bisogna somministrargli cibo per la sua età, in caso contrario potrebbe riscontrare problemi digestivi.

I gattini a differenza di un gatto adulto, hanno bisogno di determinate sostanze nutritive, quindi necessita di molte calorie e sostanze nutritive. Quindi per garantirgli il giusto sviluppo, servono molte più calorie e sostanze nutritive rispetto a un gatto adulto.

Un altro elemento molto importante da considerare per l’alimentazione di un gattino, sono i dentini che come accade per i neonati, non ne hanno. Soltanto dalla seconda settimana di vita iniziano a comparire i primi denti da latte.

I denti permanenti, compaiono dopo i sei mesi, quindi, il cibo specifico per i gattini deve essere masticabile. Evitare crocchette troppo grandi, ma preferire quelle più piccole e più morbide.

Se hai trovato un gattino per strada, devi tener presenti alcuni fattori importanti per l sua alimentazione. Se ancora molto piccolo, bisogna allattarlo artificialmente.

In seguito all’allattamento avviene lo svezzamento, che consiste nel passaggio dal latte artificiale o materno al cibo solido e umido. Lo svezzamento non deve avvenire prima dei 40 giorni di vita dalla nascita.

Il periodo migliore per iniziare lo svezzamento è a partire dalle quattro settimane, e deve essere ultimato verso le 8 settimane. Il nutrimento materno, risulta essenziale soltanto per il primo mese di vita, in quanto aiuta il cucciolo a sviluppare le difese immunitarie.

Lo svezzamento precoce potrebbe danneggiare il gattino, provocandogli disturbi gastrointestinali e maggiore predisposizione alle infezioni.

Invece, uno svezzamento ritardato, potrebbe compromettere gravi carenze nutrizionali nel piccolo. Inoltre, il latte materno non sarebbe più sufficiente per garantirgli le giuste sostanze nutritive.

Ricordiamo che lo svezzamento deve iniziare con un alimento liquido o semi solido, specifico per i gatti piccoli.

Al termine dello svezzamento, il gattino ha imparato a mangiare il cibo che gli viene somministrato, e quindi, bisogna alimentarlo con particolari attenzioni.

Prima di tutto dovete ricordare che, nella sua ciotola ci deve essere sempre a disposizione acqua fresca e cibo secco. Da piccoli i gattini devono mangiare spesso. Quindi, bisogna tenere sempre a loro disposizione una ciotola con croccantini da integrare con cibo umido per almeno due volte al giorno (leggi anche Alimentazione del Gatto Adulto: Consigli?).

Il cibo sia umido che secco, però, deve essere specifico per i gattini anche dopo lo svezzamento. La loro crescita è importante, per questo motivo necessitano di un alimento che contenga al suo interno tutti glie elementi fondamentali che gli servono.

Inoltre, molto importante e da tener presente è la quantità del cibo, considerato un fattore indispensabile per il loro sviluppo. La gran parte dei cibi di bassa qualità non presenta elevate quantità di carne, rispetto a cereali e farine. Essendo carnivoro, il gatto ha bisogno di molte proteine, quindi, bisogna controllare sempre la qualità degli alimenti che gli vengono somministrati.

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