Avvelenamento da Stricnina Nel Gatto: Cause, Sintomi e Terapia
Alcune volte i nostri amici a quattro zampe possono entrare in contatto con sostanze nocive per la loro salute, specialmente quando vivono fuori le mura domestiche.
Oggi voglio parlarvi dell’avvelenamento da stricnina che può colpire animali domestici tra cui il gatto.
Scopriamo insieme quali sono i sintomi e le terapie più adatte!
Che Cos’è la Stricnina
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Venduta fino a qualche tempo fa come pesticida contro talpe, topi e ratti, la stricnina costituisce uno dei veleni più utilizzati.
Tale sostanza è una tossina vegetale che viene ricavata dalla corteccia dell’albero Strychnos nux vomica o Strychnos ignatii; è una polvere bianca inodore e dal particolare sapore amaro.
Da lungo tempo la stricnina è stata tolta dal commercio e l’eventuale avvelenamento può celare un mercato illegale di questa sostanza.
Anche se è estremamente difficile acquistarla, ancora oggi viene utilizzata nella lotta contro alcuni animali e nell’avvelenamento doloso di quelli domestici.
Si tratta di una sostanza che dopo essere stata ingerita provoca il blocco di un importante neurotrasmettitore, la glicina.
Tale molecola è particolarmente presente nei centri nervosi come quelli del midollo spinale ed ha una funzione nella regolazione della contrazione muscolare.
Il blocco della glicina porta ad un movimento incontrollato dei muscoli corporei, i quali non sono più soggetti ad un controllo di tipo antagonista.
Avvelenamento Stricnina Sintomi
Quali Sono i Sintomi da Avvelenamento da Stricnina?
Qualora ci fosse il sospetto di avvelenamento da stricnina, occorre fare molta attenzione al comportamento del nostro gatto.
Per esempio, è importante osservare se riesce a stare in piedi sulle proprie zampe o tende ad affaticarsi, oltre a notare eventuali difficoltà nel mantenimento dell’equilibrio.
Si deve fare attenzione anche alla salivazione e alla presenza di un respiro affannoso.
Tra gli altri sintomi che possono destare sospetti vi sono:
- Diarrea;
- Dilatazione delle pupille;
- Rifiuto del cibo;
- Tremori;
- Dolori addominali;
- Convulsioni.
Quando l’avvelamento è in uno stadio avanzato, gli episodi convulsivanti sono sempre più ravvicinati e l’animale va rapidamente incontro a crisi respiratorie per paralisi della muscolatura dell’apparato respiratorio; in queste ultime fasi l’animale soffre molto, in quanto muore per soffocamento senza perdere coscienza.
In generale, la comparsa dei sintomi può costituire nel gatto un campanello di allarme di avvelenamento da stricnina.
Tuttavia, occorre ricordare che la manifestazione dei sintomi può essere correlata alla velocità di assorbimento del tipo di veleno.
La stricnina e molti altri, come i diserbanti, il metaldeide e quelli per topi agiscono rapidamente in un periodo che va dai trenta minuti a due ore.
Se i nostri amici a quattro zampe non vengono sottoposti ad un repentino trattamento possono andare incontro ad esiti letali.
Diagnosi Avvelenamento Gatto
Come Viene Effettuata la Diagnosi di Avvelenamento da Stricnina?
Nel caso in cui si verifichino questi sintomi o si abbia un dubbio di avvelenamento da stricnina, la prima cosa da fare è contattare il veterinario di fiducia per visitare quanto prima il nostro gatto.
Grazie ad alcuni esami specifici e al racconto fornito (deve essere dettagliato), riuscirà a valutare se si tratta di un caso di avvelenamento.
Terapie Contro l’Avvelenamento da Stricnina
Rimedi e Cure Avvelenamento Gatto
Per quanto riguarda le terapie per l’avvelenamento da stricnina, non esistono delle vere e proprie terapie.
Infatti, la lavanda gastrica o l’induzione del vomito sono fortemente sconsigliati, poiché potrebbero stimolare l’animale, peggiorando le crisi convulsive.
Portare l’animale il prima possibile dal veterinario è fondamentale!
La terapia può, quindi, essere solo di supporto e comprende diversi fattori:
- Monitoraggio dell’Apparato Respiratorio, poiché la respirazione viene compromessa a causa della contrazione dei muscoli respiratori che bloccano l’espansione del torace;
- Sostegno dell’Apparato Circolatorio, in quanto ad essere alterata è anche la circolazione sanguigna;
- Controllo delle Contrazioni Muscolari, degli spasmi e delle convulsioni.
Una regola da osservare sempre è quella di tenere il nostro piccolo amico a quattro zampe in un luogo tranquillo e privo di luce per ridurre al minimo gli attacchi epilettici.
In alcuni casi si può ricorrere a somministrazioni di Diazepam che permette di sedare l’animale.
Vengono, inoltre, tenuti sotto controllo la temperatura corporea e le funzionalità renali, poiché l’utilizzo di farmaci sedativi possono comportare rischi per i reni.
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